19/04/2025
Un'esecuzione
La Stampa 19/04/2025
Abbattere alberi è sempre una brutta azione, una deprivazione di un bene comune. Questo esito infelice è toccato ai platani di corso Savona di Asti, sacrificati da una pianificazione urbanistica, che doveva essere programmata in altro modo fin dall’inizio. Un tratto di pista ciclabile non vale il viale dei platani che segnava l’entrata in città.
Di notte, mentre pioveva sui platani, sugli ambientalisti, sulle forze dell’ordine, sui giornalisti e i fotografi, sui mezzi meccanici, c’è stata l’esecuzione dei sette alberi centenari, monumento verde di corso Savona, ai lati del costruendo supermercato, quasi una metafora della supremazia del mercato sulla natura.
La possente escavatrice si è avvicinata, sono entrate in funzione le motoseghe, che hanno eseguito il disposto dell’amministrazione comunale. Le piante si sono inclinate sotto il rumore tagliente come una raffica di arma da fuoco. I sette alberi sono stati fatti cadere sull’area del supermercato. Sono stati più lunghi i preparativi che i tempi dell’esecuzione. I platani hanno impiegato cento anni per crescere e prosperare nonostante l’asfalto e sono stati sacrificati. Adesso si può fare un’altra rotonda per le auto, una pista ciclabile e l’accesso al supermercato sarà visibile. Presto molti si dimenticheranno dell’abbattimento. Gli ambientalisti hanno condotto una lunga e serrata battaglia, indicando la possibilità di salvare gli alberi e sono arrivati a sporgere una diffida legale nei confronti dell’amministrazione. Ma, oltre a qualche parere contrario, la maggior parte dei cittadini sono rimasti silenziosi o anche indifferenti. Ora la spianata, realizzata con la demolizione del vecchio mulino, è completata.