25/04/2025
La strada dei diritti in un mondo a pezzi
La Stampa 25/04/2025
Dopo ottant’anni dalla vittoria sull’oppressione nazifascista c’è ancora molto da fare per la Liberazione, intesa come un processo individuale e collettivo. Oggi è liberazione dai conflitti, dai pregiudizi razzisti, dalle disuguaglianze sociali e politiche. E’ un processo continuo per acquisire e conservare il pensiero critico e la volontà di operare per la giustizia e la pace contro tutte le guerre. Nel momento più buio della nostra storia ragazzi e ragazze di vent’anni hanno saputo scegliere gli ideali di libertà e molti hanno sacrificato la vita, come ha ricordato con fermezza il sindaco Maurizio Rasero, sottolineando i valori della lotta di Liberazione. Con la Resistenza le donne hanno cominciato la loro lunga e difficile strada per i diritti, che non è ancora compiuta. I partigiani hanno lottato per la libertà e per la democrazia fino a che sono vissuti, si sono impegnati per nuovi diritti in fabbrica e nella società. Ieri in piazza S. Secondo Maurizia Giavelli, vicepresidente dell’Anpi, ha ripreso le parole di pace e contro la sopraffazione di Papa Francesco, che ha sempre espresso l’ideale di liberazione dal bisogno e dall’umiliazione degli scartati nel nostro tempo, in cui sembra prevalere la prepotenza del potere. “Pellegrino di speranza” in un “mondo a pezzi”, ha voluto orientare la mente e il cuore verso la pace e l’uguaglianza. Dopo ottant’anni il compito del sostegno ai valori della democrazia non è concluso. Liberazione oggi è impegno per salvaguardare, con il contributo di tutti, i diritti contro la prevaricazione e l’oscurantismo, contro l’indifferenza e la sottomissione, in memoria di quei giovani che hanno dato la vita per la nostra libertà.