Associazione Davide Lajolo Odv

Saggi

12/02/2004

Progetto di ricerca su Lina Borgo pedagogista ed organizzatrice di istituzioni educative (1869-1932)

Laurana Lajolo con Israt e Isral (2005-2007)

Committenti: Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria, Amministrazione provinciale di Alessandria, famiglie Guenna - Borgo
Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea della provincia di Asti, Archivio storico del Comune di Asti

Ricercatrici : Agnese Argenta, Laurana Lajolo, Graziella Gabello, Luciana Ziruolo.


Brevi cenni biografici.


Carmelina Guenna nacque a Novi Ligure il 1° giugno 1869, figlia di Giuseppe Guenna, amante della musica, e di Luigina Traverso nel Palazzo Spinola. Giuseppe Guenna era anche maestro della banda musicale di Novi. Spesso la famiglia benestante riceveva musicisti, scrittori e uomini di studio. Nel 1879 il padre Giuseppe Guenna ereditò una solida azienda commerciale, la Guenna & Rivaro S.A., con sede al piano terreno di palazzo Spinola, che poi passò a parenti fino ai cugini Pernigotti (Pernigotti spa industria dolciaria).
Il padre morì di polmonite nel 1882, lasciando tre figli ancora piccoli (la primogenita era già sposata). Carmelina (Lina) a tredici anni andò a lavorare come inserviente in un piccolo asilo privato a Novi, ma volle continuare a studiare frequentando ad Alessandria la Scuola normale superiore.
All’inaugurazione dell’asilo comunale di Novi (poi asilo Garibaldi) nel 1893 come educatrice pronunciò un apprezzato discorso.  Nel 1906  fu nominata direttrice onoraria dell’asilo.
Sempre nel 1893 si fidanzò con  il capitano di cavalleria Enrico Borgo di Alessandria, che sposò tre anni dopo.  Nel 1897 iniziò la sua attività di educatrice ad Alessandria, dove fu nominata direttrice del Convitto Normale. Nel 1899 il Comune di Alessandria la insediò nella Commissione delle scuole elementari.
Lina Borgo collaborò al periodico alessandrino socialista “Il Fuoco”, fondato e diretto dal marito Enrico Borgo che, nel frattempo, si era congedato dal Nizza Cavalleria di Pinerolo per una brutta frattura alla gamba ed era diventato dipendente comunale.
Ad Alessandria Lina Guenna costruì la sua preparazione pedagogica, frequentando la Scuola normale, nonché la sua formazione politica e culturale in un intenso ventennio di lavoro e di impegni familiari. Insegnante e direttrice di istituzioni educative, tenne anche apprezzate conferenze.

Nel 1911, dopo la morte del marito (14 novembre 1910) Lina Borgo, incinta del nono figlio (sei viventi), accettò l’invito dei maestri vetrai della Vetreria cooperativa di Asti di diventare direttrice del costituendo asilo laico per i figli degli operai, intitolato al pedagogista anarchico spagnolo Francisco Ferrer, fucilato due anni prima in Spagna.
Ad Asti Lina Borgo Guenna espletò una complessa e qualificata azione educativa ed assistenziale ispirata a ideali laici, in diversi campi: l’Asilo Ferrer poi Educatorio (1913), l’assistenza e l’educazione dei figli dei soldati al fronte dal 1915 al 1918, la fondazione e la gestione dell’Orfanotrofio maschile (1917), l’istituzione degli asili dell’ONMI (1929).
La Borgo dimostrò nel suo lavoro una seria preparazione pedagogica e una notevole capacità organizzativa, e si scontrò ogni giorno con le esigenze dell’istituzione e la precarietà delle risorse finanziarie. Grande sostenitore della sua attività fu l’imprenditore astigiano Giuseppe Penna, mecenate delle sue opere assistenziali ed educative.
Lina Borgo mise a punto un suo metodo educativo attivo, che si rifece al pedagogista tedesco Friedrich Frobel 1782-1852, al metodo Montessori e a quello dell’abate Gaultier (Goltieri), puntando molto sulla funzione formativa del gioco e insieme dando una struttura ordinata e disciplinata alle attività. Produsse anche materiale originale per le educatrici, che formava direttamente nel corso dell’attività con i bambini.


Materiali per la ricerca
.

I fondi dell’Educatorio Lina Borgo, dell’Orfanotrofio Vittorio Alfieri, conservati nell’Archivio storico del Comune di Asti  sono molto corposi e stimolanti. La storica Laurana Lajolo e Agnese Argenta, esperta di storia territoriale e delle istituzioni educative di Asti, hanno completato la ricognizione dei documenti, suddividendoli ed organizzandoli per temi.
La documentazione su Novi Ligure e Alessandria è ancora da ricercare. Preziosa risulta la collaborazione di Andrea Guenna, nipote di Lina Borgo per informazioni e documentazione inerenti all’ambiente famigliare.


Proposta di lavoro
.

•    Sono emerse le seguenti ipotesi di ricerca:

A) Tracciare il quadro socio-storico, in cui Lina Borgo Guenna si è formata  a Novi    Ligure e ad Alessandria: Lina Guenna, la sua collocazione sociale, l’impegno politico e la sua formazione culturale;


B) Approfondire la conoscenza sulla storia delle istituzioni scolastiche e per l’infanzia delle città interessate per fornire il contesto pedagogico e sociale, in cui Lina Borgo ha svolto la sua opera: Le istituzioni scolastiche ad Alessandria all’inizio del secolo e l’asilo diretto da Lina Borgo; L’ambiente socialista di Alessandria all’inizio del secolo; Il contesto pedagogico in merito al progetto e alla gestione dell’Asilo laico Francesco Ferrer, poi trasformato in ente morale con la denominazione di Educatorio infantile; L’attività assistenziale durante la prima guerra mondiale e l’istituzione dell’Orfanotrofio maschile, l’istituzione dell’asilo dell’ONMI.

C) fare la ricerca sulla biografia, sulla formazione culturale e sull’opera di Lina Borgo: La personalità di Lina Borgo

•    Se si accetta questo percorso, la proposta di lavoro è la seguente:

1) Approvare il progetto di ricerca da parte degli enti interessati (Provincia di Alessandria, Comuni di Novi Ligure, Archivio storico del Comune di Asti) con relativo budget, in collaborazione con gli Istituti della Resistenza di Alessandria e di Asti.
2) I due Istituti affidano gli incarichi alle ricercatrici. Durata della ricerca: un anno (fine 2006)
3) Pubblicazione dei saggi esito della ricerca in un volume nel 2007.
4) Presentazione del volume a Novi Ligure, ad Alessandria, ad Asti.
5) Mostra documentaria e fotografica all’Archivio storico del Comune di Asti

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