Associazione Davide Lajolo Onlus

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Saggi

 Le risorse dell’azienda agricola

20/01/2021

Le risorse dell’azienda agricola

Lezione di Laurana Lajolo (CORSO CIA 19/01/2021)

1.    LE AZIENDE AGRICOLE E LE FATTORIE DIDATTICHE sono  LABORATORI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ECOLOGICA, DI  EDUCAZIONE ALIMENTARE EDUCAZIONE ALLE TECNICHE DEL LAVORO, EDUCAZIONE ALLA MEMORIA

Intervista di Beppe Rovera a Alessandro Durando  www.davidelajolo.it video “Grazie alla terra” min. 21.56 – 26.45
(Il video “Grazie alla terra” è stato realizzato nel 2019 per la XI edizione del Festival del paesaggio agrario)

L’AZIENDA è anche un LUOGO DI NARRAZIONE
Memorie e ricordi: Storie - Leggende  - Proverbi – Canti – Feste Tradizionali
SAPERI, ESPERIENZE, CONOSCENZE, VALORI: quelli ereditati e quelli contemporanei

L’AZIENDA rispecchia la personalità e il lavoro dei proprietari e vale la pena  raccontare la propria esperienza e la storia della famiglia. (Vd. Laurana Lajolo Catterina in www.davidelajolo.it/ Libri on line)

 

2.    IL SENSO DEL TEMPO

Il TEMPO DEL CONTADINO, DELL’ORTICOLTORE  E DEL GIARDINIERE  è  CICLICO, scandito dalle stagioni, diverso dal tempo lineare  della città e dal tempo istantaneo dei social.
E’ importante comunicare ai visitatori  l’esperienza del tempo delle stagioni, e le sue caratteristiche.

Le stagioni di Davide Lajolo

“Le colline monferrine d’inverno, sotto la neve e il gelo, prendono l’aria delle montagne. I filari imbaccuccati di fiocca, coperte le strade e i sentieri, tutto appare come terra da esplorare”.

“In primavera una grande pianta di sambuco è tutta un fiore, bianca come un vestito da sposa, fino a coprirle le foglie e il tronco”  

“Il sole d’estate quando illumina il verde della campagna è diverso da quello che splende sul mare. Diverso nei riflessi: tra luci e ombre dipinge ogni cosa. (…) La campagna dorme, non c’è brezza che faccia fremere neppure le foglie leggere delle gaggie e dei salici”.

“L’autunno si adagia greve nei suoi colori spossati. la campagna ha dato tutto, come se la anche la natura si sgravasse in un addio al sole di s. Martino. Autunno: il senso della morte dolce”

E poi inizia il tempo della la semina e il ciclo della natura ricomincia.

(I testi sono tratti da Laurana Lajolo Passeggiando con Pavese, Lajolo, Fenoglio, www.davidelajolo.it/ Libri on line)

 

3.     CIBO  E VINO, prodotti orticoli

Il CIBO si ASSAPORA con i  5 SENSI : il gusto, l’olfatto, la vista per la presentazione, l’udito se viene illustrato. E così il VINO.  E’ un’esperienza multisensoriale complessa, che ha origine dalla tradizione culinaria contadina. E’ bello per i clienti sentire la presentazione dei piatti e del vino riandando alle tradizioni dei pranzi di una volta: la festa patronale, i matrimoni, la mietitura, la pigiatura, la vendita del vino, ecc.: pranzi di festa o di buon raccolto.
Durante i pranzi si ricordavano storie di famiglia, gli antenati, si facevano pettegolezzi, si parlava dell’andamento dell’annata.
Anche gli ingredienti e i vitigni hanno la loro storia i coltivazione, di semina, impianto, maturazione, raccolto.

L’ENOGASTRONOMIA  è CULTURA E SOCIALITA’
L’etimologia dei termini SAPORE /SAPERE è la stessa dal latino classino sapère: aver sapore, essere saggio, capire, cioè sapore e sapere sono segno di conoscenza  attraverso l’esperienza.
Vd. Rosalia Cavalieri  Gastronomia consapevole, istruzioni per l’uso, Il Mulino

 

4.     PROGETTI  EDUCATIVI

Gli obiettivi dei progetti devono tendere a EDUCARE ALLA RESPONSABILITA’,
a una CORRETTA ALIMENTAZIONE, al RISPETTO DELL’AMBIENTE, quindi alla RESPONSABILITA’ VERSO IL NOSTRO BENESSERE E QUELLO DEL PIANETA.
RISPETTO E CONOSCENZA DELLE CARATTERISTICHE DEGLI ANIMALI
(Vd. Laurana Lajolo Socrate e gli altri – Storie di gatti, cani e casi della vita in www.davidelajolo.it/ Libri on line)
Il paesaggista GILLES CLEMENT in un recente articolo ha portato l’esempio di un villaggio francese Notre Dame des Landes, dove gli abitanti (154 persone) si sono collegati tra loro per promuovere la loro produzione alimentare, è risorto l’artigianato di servizio e i loro progetti sono finalizzati a  INSEGNARE LE BUONE PRATICHE, cioè insegnare a FARE.
Nell’azienda, oltre che a far vedere, si può insegnare a “fare”, coinvolgendo i visitatori nelle buone pratiche.

 

5.    PAESAGGIO AGRARIO cioè  COLTIVATO

Il nostro è un paesaggio antropizzato, plasmato dal LAVORO delle FAMIGLIE e della COMUNITA’ a seconda delle coltivazioni e delle  tecniche.
Il paesaggio agrario è un paesaggio che si trasforma nel tempo. E’ una STRATIFICAZIONE DI STORIE E DI LAVORO.
Importante nel tempo attuale recuperare i TERRENI INCOLTI, che inselvatichiscono il paesaggio.
Il termine PAESAGGIO viene da  PAESE cioè da luogo abitato e in cui si lavora.
Cesare Pavese: “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella
gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. (da La luna e i falò)

IL RICONOSCIMENTO UNESCO A PATRIMONIO DELL’UMANITÀdi Langhe-Roero e Monferrato (2014) ha definito il paesaggio vitivinicolo un’OPERA D’ARTE COLLETTIVA  definita dall’ ARMONIA dell’UOMO con la NATURA.
Nella dichiarazione UNESCO si legge che i paesi sono parte integrante di quell’armonia del paesaggio coltivato riconosciuta dall’UNESCO. Le colline ben coltivate offrono un panorama in cui sono riconoscibili le antiche divisioni di proprietà con costruzioni che caratterizzano la visione spaziale: villaggi sulla cima delle colline, castelli, chiese romaniche, cascinali, ciabots, cantine, stabilimenti vinicoli e luoghi di distribuzione commerciale di vini ai margini delle vigne. Le diverse caratteristiche architettoniche e storiche degli elementi legati alla produzione vinicola, che rievocano l’arte autentica e antica del fare il vino, si coniugano armonicamente con le qualità estetiche dei paesaggi, che rappresentano un archetipo delle vigne europee.

I paesi sono, dunque, chiamati a tutelare l’ecosistema naturale, non solo per motivazioni ecologiche, ma economiche e culturali, considerando il paesaggio bene comune.
Per affermare l’eccezionale valore culturale l’UNESCO ha, quindi, preso in considerazione due criteri: gli antichi saperi contadini come esempi eminenti degli insediamenti storici umani, oggi da tutelare come patrimonio culturale dell’Umanità, e le tecniche di coltivazione di alta specializzazione lentamente evolute adattandosi alla varietà dei vitigni, alla qualità e alla specificità della terra, alle componenti climatiche e al patrimonio di esperienze secolari.

L’AGRICOLTORE è quindi il primo CUSTODE DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO AGRARIO.
Oggi l’agricoltura è tecnologica e meccanizzata, ma deve tendere alla  SOSTENIBILITA’  dei processi produttivi e all’utilizzazione oculata  delle risorse naturali in un rapporto armonico tra ecosistema e società.
L’INNOVAZIONE tecnologica e la ricerca scientifica  devono favorire  l’AGROBIODIVERSITA’   e LA LOTTA BIOLOGICA INTEGRATA, che sono parte significativa della rivoluzione verde per ottimizzare la fertilità del suolo.
Il PAESAGGIO ha  un VALORE ECONOMICO AGGIUNTO DEI PRODOTTI D’ECCELLENZA del territorio


6.   
 Il termine  CAMPAGNA, usato dai contadini di una volta per indicare l’ambiente e la natura, ha un duplice significato, indica  LUOGO DI LAVORO E ANNATA, cioè l’UNIVERSO DELL’INTERO CICLO DELLA VITA INIVIDUALE E COLLETTIVA secondo l’antica concezione del TEMPO ciclico, dei VALORI, delle TRADIZIONI e dei RITI.
Un esempio del legame stretto tra uomo/donna e campagna è rappresentato dalla  CURA DELLA VIGNA  con lavori lungo tutto il corso dell’anno.
Cesare Pavese descrive così una vigna: “Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incidersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica. Sotto le viti è terra rossa dissodata, le foglie nascondono tesori, e di là dalle foglie sta il cielo. È un cielo sempre tenero e maturo, dove non mancano - tesoro e vigna anch'esse - le nubi sode di settembre. Tutto ciò è familiare e remoto - infantile, a dirla breve, ma scuote ogni volta, quasi fosse un mondo.
(dal racconto C. Pavese “La vigna”, vd. L. Lajolo Passeggiando con Pavese, Lajolo, Fenoglio, www.davidelajolo.it/ Libri on line)

Il FASCINO DEL BOSCO: PASSEGGIARE E  RACCONTARE IL BOSCO.
E’ un luogo bellissimo per passeggiare e osservare la natura, scoprire la flora e della fauna locale.
Il bosco è un ecosistema vivo, in continuo movimento che va accudito con tagli periodici, tutelando la biodiversità e proteggendo il territorio da valanghe, cadute di massi, smottamenti. Il bosco produce legno e prodotti   come funghi, piccoli frutti, tartufi, contribuisce all’assorbimento del carbonio atmosferico e a  fronteggiare gli effetti del riscaldamento globale.
Può essere un’attrattiva per il  turismo e delle attività legate al benessere.
Molto interessante è osservare le piante, illustrarle per le loro funzioni e far capire che un bosco è una società solidale come spiega il botanico Stefano Mancuso nei suoi libri  La nazione delle pianteLa pianta del mondo, Laterza.
Beppe Fenoglio descrive così il bosco: “Dopo le raffiche del mattino il bosco aveva per lui un nuovo haunting, come di vera officina della natura, nel vibrante silenzio, e con occhio attento e passo leggero Johnny scansava i punti anormalmente sollevati, quasi enfiati, con sopra l’erba alta e i bianchi fiori come incredibili e sgomenti di quel spropositato rigoglio del bosco.”  (v. B. Fenoglio Il partigiano Johnny in  L. Lajolo Passeggiando con Pavese, Lajolo, Fenoglio, p. 57 www.davidelajolo.it/ Libri on line,   Mario Rigoni Stern Stagioni, Einaudi)

 

7.   PROSPETTIVE DOPO LA PANDEMIA: aiuti economici e soprattutto investimenti di IDEE e di PROGETTI con capacità di innovazione nell’offerta al visitatore.
Il recente Rapporto IRES Piemonte rurale segnala l’evidente crisi del settore agroalimentare e degli agriturismi, che coinvolge la manodopera stagionale straniera e indica anche gli  interventi regionali, nazionali e europei, ma va tenuto presente che nei tempi di isolamento forzato, si è diffusa   una nuova esigenza e una nuova consapevolezza dell’importanza del vivere a contatto con la natura.
Gli architetti e gli urbanisti più famosi stanno dicendo che la città metropolitana è ormai insostenibile e stanno guardando a una nuova residenzialità nei borghi, c’è richiesta di abitazioni anche nel nostro territorio.
Ma non basta prevedere la possibilità di  smart working, bisogna dotare i piccoli comuni di connessione internet e soprattutto di trasporti e servizi qualificati, creando posti di lavoro nell’agricoltura e nella tutela ambientale e quindi nuova residenzialità, ricomponendo anche lo spirito di comunità così necessario oggi per “guarire” spiritualmente dalla pandemia. E’ necessaria una nuova strategia turistica e basata sulla VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO come RICHIAMO TURISTICO e l’INNOVAZIONE dell’offerta molto attenta ai nuovi bisogni del cliente e del turista nazionale e internazionale, con una buona capacità di NARRAZIONE.
Su questi temi è in preparazione la pubblicazione del n. 39 della rivista culture dell’Associazione culturale Davide Lajolo, che sviluppa  gli spunti emersi nella XII edizione del Festival del paesaggio agrario. (Il numero sarà anche pubblicato sul sito www.davidelajolo.it, dove sono presenti le registrazioni di tutti gli incontri del Festival e gli altri numeri della rivista culture. Si segnalano anche articoli sulla rivista on line www.adlculture.it).

 

8.    E’ indispensabile in questa nuova direzione che l’azienda operi l’attenta RICOGNIZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO negli ASPETTI GEOGRAFICI, AMBIENTALI E CULTURALI della propria zona e di quelle circostanti così da ampliare l’offerta tradizionale per favorire, oltre ai servizi agrituristici, anche  vacanze più portratte nella natura con i percorsi del benessere ambientale e psicologico.
Si può cominciare dalle RISORSE DELL’AZIENDA e delle sue caratteristiche produttive, operando una sinergia tra produzione e commercializzazione, agriturismo e territorio.

- Presentazione della  collocazione geografica, della proprietà, delle strutture abitative e rurali.
- Fare la STORIA DEL FONDO (familiare o acquistato) e delle tappe dello sviluppo della proprietà, di alcune personalità della famiglia.
- Spiegare delle MODALITA’ di GESTIONE e di TUTELA DEL TERRITORIO.
- Indicare le OFFERTE CULTURALI e di TEMPO LIBERO del TURISMO RURALE SOSTENIBILE nel territorio circostante con l’indicazione di percorsi naturalistici per bici, cavalli, north walking, passeggiate, ecc.; visite a musei, centri sportivi, sagre, concerti, festival, parchi e riserve naturali, ecc.
- Offrire programmi per  SETTIMANE VERDI.
Non si tratta solo di attrarre il turismo di prossimità, ma il turismo internazionale di chi è interessato a percorsi e soggiorni nella natura, in campagna e a contatto con il patrimonio culturale locale.
- L’attività didattica può riguardare diverse tipologie di scuole e l’Università con visite, corsi, stage e SCUOLE ESTIVE residenziali.

 

9.     COOPERAZIONE CON AZIENDE,  ENTI, AMMINISTRAZIONI
Le aziende dovrebbero incrementare le occasioni di collaborazione con altre aziende, enti, amministrazioni, organizzazioni agricole, associazioni del territorio.
Sono attivi i GAL Gruppi di azione locale governance cooperativa tra attori pubblici e privatiche sostiene agroalimentare, turismo e strutture ricreative, servizi, filiera forestale, creazione d’impresa.
ATL agenzia di promozione turistica del territorio

Associazione Paesaggi Vitivinicoli UNESCO

E’ stata presentata una proposta di legge dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte  che individua  le 15 ENOTECHE regionali, BOTTEGHE DEL VINO STRADE DEL VINO e i DISTRETTI DEL CIBO come punti di riferimento delle attività promozionali del territorio, dei vini e delle eccellenze agroalimentari e delle produzioni biologiche, della gastronomia, del paesaggio rurale e delle sue eccellenze naturalistiche, artistiche e culturali e dello sviluppo turistico della zona, con  funzione di coordinamento  di singole iniziative, dei Consorzi del vino, dei Distretti del cibo, degli ecomusei e dei musei etnografici.

Gli STRUMENTI ORGANIZZATIVI previsti sono:

"ORGANISMO di raggruppamento di tutte le Enoteche con funzioni di indirizzo e sviluppo di progetti di valorizzazione a livello regionale, nazionale, internazionale;
"Costituzione della FEDERAZIONE DELLE STRADE DEL VINO E DEI SAPORI PIEMONTESI per attività promozionali
I Distretti del cibo dovranno favorire la connessione tra la produzione agricola e le altre attività economiche materiali e immateriali con PROGETTI COMUNI DI PICCOLE E MEDIE AZIENDE.
Questi enti dovranno partecipare alla programmazione agricola e all’elaborazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale nel settore dell’ECONOMIA DEL GUSTO
Le zone privilegiate saranno LANGHE E ROERO, MONFERRATO, TORINESE E MONFERRATO, ALTO PIEMONTE, DOGLIANI E ALTA LANGA CUNEESE, TERRA DI DERTHONA E GAVI, SALUZZESE E PINEROLESE, VERBANO CUSIO OSSOLA
(Vd. per documentazione  Daniela Scarzello “Enoteche regionali e strade del vino” in “Agricoltura” 99 Quaderni della Regione Piemonte, dic. 2020)

 

10. ITINERARI

ELEMENTI PROGETTUALI: dal racconto del territorio all’indicazione dei luoghi
Itinerari letterari Davide Lajolosono stati progettati da Associazione culturale Davide Lajolo ricordando le passeggiate  nelle vigne e nei boschi del suo paese Vinchio nel Monferrato dello scrittore, che viveva il paesaggio con un forte sentimento ambientalista  e ascoltava le storie dei contadini, rendendoli protagonisti dei suoi libri. (v Davide Lajolo I Mè, Il merlo di campagna e il merlo di città, Veder l’erba dalla parte delle radici in www.davidelajolo.it  / Libri on line).
Pavese, Lajolo e Fenoglio hanno trasposto la cultura contadina orale nella letteratura del ‘900.  (Vd. www.davidelajolo.it  /  video Laurana Lajolo Silvio CiuccettiTerra di scrittori Fenoglio, Pavese, Lajolo 15 min.  - italiano, inglese, spagnolo, tedesco)
Lungo gli Itinerari sono stati progettati dei pannelli illustrativi, illustrati con brani tratti dai libri di Lajolo che raccontano il rapporto tra lo scrittore e la sua terra con riferimenti al paesaggio e ai lavori contadini.
(vd Video Itinerari letterari 3 min. www.davidelajolo.it)
Si organizzano periodicamente attività e iniziative. Le tre passeggiate annuali “I bricchi del barbera”, “Con la luna e le lucciole nel  bosco dei saraceni” e “Il mare verde – Ulisse sulle colline” sono diventate appuntamenti annuali molto frequentati, corredati da musica, letture, arte.

(A proposito del primo Itinerario): Davide Lajolo “Dall’alto del bricco di S. Michele  si può avere un orizzonte e, a sapere guardare con calma, in silenzio, quello che sta avanti e quello che sta indietro, c’è da farsi un’idea. Un’idea di tante cose e tanti ripensamenti sulle esperienze passate: si riesce allora tenendo i piedi ben saldi sulla terra del bricco, anche a guardare al futuro, senza ripetere i desideri e i sogni che crescevano nella fantasia da ragazzo”.
(A proposito del secondo Itinerario – passeggiata notturna): Davide Lajolo “La luna stanotte è più tenera della più bella donna del mondo. Si è alzata lontano, man mano si è avvicinata sopra la mia testa a guardarmi, come a parlarmi”.
Nel percorso della passeggiata è anche ricordata la leggenda della vittoria di Aleramo sui Saraceni nella Valle della morte di Vinchio, dove c’è una stazione didattica paleontologica del Parco Paleontologico che rende visibile gli affioramenti fossili.
(A proposito del terzo Itinerario): Davide Lajolo “Leggevo sui libri delle elementari e, quando venivo qui o sopra al bricco dei Saraceni, mi dicevo: - Il mare deve essere così, sempre uguale a vista d’occhio – e, quando mi sono scontrato con il mare vero e l’ho navigato per notti e giorni nello spasimo delle guerre, avevo sempre nostalgia del mare verde della Sarmassa, il mio mare verde”.
Questo Itinerario è stata la prima passeggiata di Ulisse sulle colline organizzata dalle due comunità di Vinchio e Vaglio Serra per impedire che la Valle della Sarmassa, che si trova ai confini della Cantina sociale dei due paesi, fosse adibita a discarica industriale. La  è stata riconosciuta dalla Regione Piemonte nel 1993Riserva naturale.

Le passeggiate organizzate, in collaborazione con la Cantina di Vinchio-Vaglio Serra e produttori privati e con i Comuni interessati dai percorsi, sono intese come un “metodo” di scoperta del paesaggio e degli elementi caratterizzanti del territorio, della letteratura, della musica, dell’arte.
Nel 2020 si è svolta la prima edizione a Vinchio di Il paesaggio è arte esposizione di sculture e quadri accanto ai casotti nelle vigne dell’UNESCO.

Si assegna annualmente a personalità della cultura il Premio Davide Lajolo – Il ramarro (il ramarro in dialetto si dice lajeu).
Ogni anno l’Associazione culturale Davide Lajolo organizza in alcune aree del territorio UNESCO il Festival del paesaggio agrario,  incontri con esperti, imprenditori agricoli, amministratori, giornalisti, intesi come osservatorio della situazione economica e sociale dell’agricoltura e dei cambiamenti in corso. Nel 2020 il Festival si è occupato dello sviluppo sociale e economico dei piccoli paesi. (Le registrazioni e le sintesi degli incontri sono in www.davidelajolo.it)
Le attività dell’Associazione culturale Davide Lajolo sono descritte e aggiornate sul sito www.davidelajolo.it

 

11. STRUMENTI DI COMUNICAZIONE dell’azienda: sito, social, folder, giornali, inserzioni pubblicitarie, passa parola, ecc.

I comunicati devono fornire subito data e luogo e i contenuti essenziali delle iniziative e degli incontri, è anche utile rientrare nei tour di giornalisti organizzati
Oltre ai mezzi di comunicazione tradizionali, risulta ora molto efficace l’APP da scaricare su Iphone, che visualizza la posizione geografica dell’azienda, foto, informazioni e permette al turista  autonomia di viaggi e di percorsi.  (vd. www.davidelajolo.itAPP Ulisse sulle colline)
La progettazione degli Itinerari deve partire dalle caratteristiche e attrattive proprie dell’azienda e del territorio circostante e  anche fornire indicazioni turistiche su musei, percorsi e opportunità di tempo libero in zone circostanti, tenendo conto della possibilità di trasporti in bici, moto, auto, mezzi pubblici.
E’ utile avere l’indirizzario aggiornato e sempre aperto dei clienti, delle scuole e delle associazioni che possono essere interessati, costituire un archivio fotografico e di video, quindi una banca-dati di informazioni dell’azienda. E’ importante essere all’interno di una rete di aziende e enti con obiettivi comuni.

BUON LAVORO.

info@davidelajolo.it 348.7336160

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