11/09/2025
Mostra Domenico Borrelli RI-CONTENERSI
Germinale - Palazzo Crova, Nizza Monferrato. Inaugurazione il 20/9/2025

Per la seconda edizione di Germinale, la sede museale di Palazzo Crova ospita nel suo parco interno le enigmatiche e alchemiche presenze di Calice, Caraffante e Bottiglia, opere scultoree dell'artista Domenico Borrelli.
Realizzate in resina pigmentata, le imponenti figure antropomorfe si pongono nelle vesti di arcane e sibilline icone di un’epoca contraddittoria e complessa.
Tali creature biformi, appartenenti a una personale dimensione mitologica di creazione dell’artista, rappresentano una umanità rivelata solo in parte: i recipienti sono qui intesi come elementi forieri di quella energia vitale propria dell'Uomo, elemento propulsore indispensabile, da tutelare, proteggere e preservare.
L’essere umano è infatti costituito incredibilmente per circa il 60% di liquido, componente primaria e indispensabile alla vita.
Il singolare innesto tra figure anatomiche e i vari oggetti e manufatti di creazione umana, pone un interrogativo essenziale ed esistenziale: è l’Uomo a mutare forma in contenitore o il contrario?
Le impronte grafiche incise sull’epidermide degli esseri mutanti aggiungono nuovi layer di lettura alle opere: i dedali tatuati come segni tribali, scavano e citano il passato, il mito e l’archeologia.
Le sculture rappresentano metaforicamente la trasformazione imminente dell’essere, emblemi di una società che si trova di fronte a un cambiamento epocale e che induce a riconsiderare la forma, la bellezza e lo spazio.
Il 27 settembre alle ore 17 nel giardino di Palazzo Crova di Nizza Monferrato (in caso di maltempo nella Sala Davide Lajolo della Biblioteca Umberto Eco) lo scultore Domenico Borrelli e altri artisti ed esperti incontreranno il pubblico sul tema “L’idea dell’arte nel paesaggio”.
Caraffante G-23, 2023, resina pigmentata, 194x95x46 cm
Calice, 2022, resina pigmentata, 194x56x46 cm
Bottiglia 23, 2023, resina pigmentata, 225x56x56 cm
Versante, 2023, resina pigmentata, 183x56x85 cm
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DOMENICO BORRELLI
Domenico Borrelli è nato a Torino nel 1968, vive e lavora a Torino. Dopo il diploma del Liceo Artistico e l’Accademia delle Belle Arti di Torino negli anni 80. Nel 1984 ha conosciuto Luigi Mainolfi, per cui ha fatto l’assistente, esperienza determinante.
Nel 1987 ha fatto la sua prima mostra collettiva presso il MACAM di Maglione Canavese.
Nel 1988 vince il secondo premio a Tokyo (Second Rodin Grand Prize Exhibition) per la scultura in bronzo “L’ultima foca”.
La sua attività artistica continua con numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Su di lui hanno scritto critici come Angelo Mistrangelo, Luisa Somaini, Elena Volpato, Guido Curto, Marisa Vescovo, Alessandro Carrer, Martina Corniati, Tiziana Conti, Francesco Poli e Luca Beatrice, Alessandro Demma. “Le anatomie di Borrelli sono una sorta di endoscopia, tesa a mettere in evidenza come la corporeità, “dissecandosi”, diventi espressione di uno stato primario archetipale, all’incrocio tra la distanza e la separazione, individuando topografie fenomenologiche.” (Anatomie inquiete, Tiziana Conti, 1998) “Il lavoro Colonna esplicita apertamente la relazione, tematica e materica, tra scultura e architettura, tra corpo e spazio. La sua ricerca celebra da sempre il corpo come filo conduttore (Nietszche), il corpo quale luogo totemico (per l’arte è la scultura) come si costruisce sulla metrica e sull’ordine, strappandosi, in un continuo movimento, a togliere, dal potere e dal caos.” (Collisioni, Marisa Vescovo, 2011)