
01 Sculture al Bricco di Monte del Mare
Cristiano Piccinelli
Non tutto è possibile, ma ciò che è possibile è possibile…
“Sono uno scultore e biologo: da circa dieci anni lavoro l’argilla nel mio studio e come epidemiologo presso un ospedale di Torino, dove mi occupo principalmente di progetti di salute pubblica. Da circa 5 anni la mia ricerca artistica mi ha condotto verso un lavoro seriale che utilizza un modulo ripetuto (una testa di argilla), che in parte si rifà alla composizione chimico-biologica della materia. Parto quindi dalla creazione di piccole teste come unità compositiva di base, per sviluppare composizioni inusuali: nella ripetizione e nella composizione, le testine si animano e diventano le “note” di uno spartito, acquistando significati sempre nuovi. Le teste di argilla, prese una per una, hanno un loro impatto, che si amplifica nel momento in cui vengono messe in relazione tra loro a descrivere semplici forme oppure visioni del mondo in cui vivo.”
“Sbagliando si impara, ma per sbagliare bisogna essere attivi, provare e non restare immobili in attesa dell’occasione, bisogna essere capaci di mettersi in gioco con l’altro, senza troppe aspettative, ma con il semplice gusto del divertimento, nell’ottica dello scambio e della contaminazione. L’uomo è soprattutto un essere relazionale. Solo le
relazioni sociali, che si fondino sul senso del dono e non più del contratto, possono diventare il riferimento per contrastare quell’anonimato che tanto ci spaventa. Essere liberi non vuol dire essere da soli nel mondo, bensì riporre la propria fiducia in molte cose e persone. A volte mi rendo conto di essere all’erta, con la paura che la persona che ho davanti possa in qualche modo nuocermi, togliermi qualcosa. Il contatto (stato che accomuna tutta la materia) è ciò che può davvero aiutarmi a comprendermi maggiormente e così facendo a vivere più serenamente la mia vita. Ecco forse che si spiegano tutte quelle piccole teste di argilla che mi ostino a fare ed a mettere in contatto tra loro, per
costruire una forma che mi dia quella sensazione di libertà e perdita della coscienza del “me” che tanto adoro nel mio lavoro di scultore.”
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Un'esperienza didattica di Laurana Lajolo
Vinchio 16 aprile ore 15.30
Giovedì 23 marzo
Pubblicato il testo dello spettacolo teatrale
Martedì 20 dicembre 2022 – Ore 10 Polo del ‘900 – Palazzo San Celso – Corso Valdocco 4/A – Torino
Il partigiano Johnny: fonte letteraria di Claudio Pavone
Lunedì 19 dicembre alle ore 12.30 l Parco del Borbore “Emanuele Pastrone”
Betti era una leonessa generosa e creativa. Nella sua voce c’è la vita che continua insieme a noi. Laurana