Associazione Davide Lajolo Onlus

associazione

Pubblicazioni

Vinchio è il mio nido

15/03/2024

Vinchio è il mio nido

di Laurana Lajolo

Vinchio è il mio nido. Le radici, mio padre e mia madre devono avermele piantate ben profonde in questa terra collinosa, se non è passato giorno nel corso della mia vita in cui la mente non sia ritornata al pesco sul bricco di San Michele, ai prati delle Settefiglie, ai filari conchigliosi della vigna di Montedelmare. Anche quando ero in guerra, undici anni affannati tra spari e imboscate, non è passato un solo giorno senza tornare col pensiero al bricco dei Saraceni, alla valletta della morte.

Avevo imparato dall’infanzia che lì c’erano stati guerra e morti e quel ricordo s’accendeva fervido tra le cannonate, sotto i mitragliamenti aerei. La notte, facendo gli occhi nel buio, rivedevo primule e mughetti trepidi che facevano tappeto in primavera sulle pendici del bosco di castagni. Radici profonde, ancestrali, maliarde, persino morbose. Ogni partenza mi addolorava, come segnasse un addio senza ritorno sia quand’era per il collegio o per i fronti di guerra.

Lasciavo il cuore e i sentimenti al paese. Come potessi respirare libero solo tra quella polvere, in quell’aria di piante amiche, nella linea dritta seguendo i filari delle vigne, esattamente come soltanto in questi posti potessi spaziare con la fantasia da un colle all’altro, e alzarmi in volo. Non è più stato così in nessun altro luogo del mondo: non nel cielo di Parigi né in quello di Atene, non a Pechino né a Samarcanda, non a Marrakesch né a Beirut, mai più.

Leggi tutto nel pdf allegato

» Scarica l'allegato PDF