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Mostra Renato Guttuso

02/11/2021

Mostra Renato Guttuso

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Sabato 6 novembre alle ore 16.30 viene inaugurata a Palazzo Crova di Nizza Monferrato la mostra di Renato Guttuso con nove opere, di cui sei presentate per la prima volta al pubblico, organizzata dalla Città di Nizza Monferrato, Associazione culturale Davide Lajolo, Fondazione Asti Musei.

La mostra “Omaggio a Renato Guttuso” prende le mosse da due opere del pittore, esposte in Art ‘900 - Collezione di Davide Lajolo a Palazzo Crova di Nizza Monferrato, “Erinni – Inferno Canto IX ” e “La rivoluzione russa”, e presenta altri sette quadri provenienti dalla Pinacoteca di Palazzo Mazzetti – Fondazione Asti Musei e da raccolte private. Due quadri hanno come protagonista le donna, tema importante nella pittura di Guttuso, due bozzetti si riferiscono al famoso quadro “La battaglia di Ponte Ammiraglio”, il disegno sul ballo americano boogie woogie racconta i giovani degli anni Quaranta, due sono ritratti, un olio che ritrae Corrado Cagli e un ritratto dello stesso Guttuso eseguito da Carlo Levi.

Ingresso libero. 

“Il primo incontro con Renato Guttuso avvenne a Palermo nel 1946”, scrive Davide Lajolo. “Mi colpì subito lo sguardo attraverso i suoi occhi scuri e grandi con dentro lo stupore e l’innocenza dei bambini, occhi con riflessi lucenti, un nero che brillava. Sembrava che nel brillio di quelle pupille splendesse tutto il sole della Sicilia. Guttuso aveva una voce maschia, sonora. Chissà, forse per l'ambiente tanto diverso da quello piemontese, nella notte sognai la voce di Guttuso e il corno di Orlando”.

In quel periodo Renato Guttuso (1911-1987) si apprestava a diventare l’esponente più noto e influente del neorealismo pittorico. La densa materia pittorica dei suoi quadri rende la drammaticità della storia e della società del suo tempo, esprimendo la tensione di cambiare il mondo anche con l’arte.

Guttuso si è formato sulle correnti figurative europee da Courbet a Van Gogh, da cui ha preso la sensualità dei corpi e l’intensità dei colori. Tra i fondatori del Fronte Nuovo delle Arti, ha fatto parte negli anni Trenta della Scuola Romana con Mafai, Cagli e Ziveri e del movimento milanese “Corrente”, critico nei confronti delle mode culturali del fascismo, con Treccani, Birolli, Sassu, Migneco (artisti presenti in Collezione).

La Collezione d’arte Davide Lajolo “Art ‘900” espone cento opere dei più interessanti artisti italiani contemporanei ed è proposta come un dialogo tra lo scrittore Davide Lajolo e gli amici pittori.

La scelta della famiglia di mettere a disposizione del pubblico la collezione a Nizza Monferrato non è stata casuale perché Davide Lajolo, il comandante partigiano Ulisse, ha guidato la liberazione della città il 23 aprile 1945 ed è stato insignito della cittadinanza onoraria.

Lo scrittore Davide Lajolo (1912-1984) ha composto ritratti umani dei pittori e degli scultori suoi amici, con i quali ha attraversato la storia del ‘900 tra impegno politico e lavoro culturale, e nel suo ultimo libro “Gli uomini dell’arcobaleno” ha scritto: “Gli artisti sono persone che mi attraggono. Le virtù e i difetti si disperdono nell’incanto che sanno creare. E’ difficile spiegare quello che senti davanti a un dipinto o a una scultura. La fantasia dell’artista investe la tua, la scuote, la fa vibrare. Diventi artista a tua volta”.

Nell’interpretazione delle loro opere ha ricercato le radici della creatività degli artisti nella terra d’origine perché lui, pur avendo attraversato il mondo, è rimasto sempre legato a Vinchio, piccolo paese del Monferrato, a pochi chilometri da Nizza Monferrato, come ha scritto nei suoi libro ispirati alla gente del suo paese I Mè, Come e perché,Veder l’erba dalla parte delle radici e Il merlo di campagna e di città.

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