Associazione Davide Lajolo Onlus

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Culture

Culture 33

11/07/2016

Culture 33

Incanto di natura e arte

Questo numero ha come  titolo Incanto di arte e di natura perché presenta le due realizzazioni più importanti dell’Associazione nel 2016, qualificanti per le soluzioni originali di sperimentazione di nuove occasioni di fruizione del paesaggio e dell’arte: la riqualificazione naturalistica del Bricco di Monte del Mare, trasformato in Bosco incantato, inauguratoil 19 giugno, e l’esposizione Art ‘900-100 operedella Collezione d’arte Davide Lajolo, aperta a Nizza Monferrato dal 24 aprile con ingresso gratuito.

La prima sezione Il bosco incantato illustra il progetto di riqualificazione paesaggistica e poetica del Bricco di Monte del Mare,  nella Riserva naturale della Valsarmassa, punto centrale dell’Itinerario letterario di Davide Lajolo “Il mare verde”, che da più di vent’anni è a disposizione del pubblico per volontà della famiglia Lajolo ed è gestito dal Parco Paleontologico Astigiano. Ora il luogo ha acquisito una più intensa fascinazione, arricchito da elementi simbolici di memoria contadina e letteraria, oltre che da presenze naturalistiche. Il visitatore avrà occasioni di scoprire antiche e nuove suggestioni nel bosco e opere d’arte.  Un gruppo di studenti dell’Istituto “Pellati” di Nizza Monf.to ha collaborato con attività manuali e creative.

Il casotto, monumento rurale del Bricco, è stato riallestito all’interno per ricordare il lavoro contadino della vigna con pannelli realizzati da Faberlab dell’IIS “A. Castigliano” di Asti  e un pannello fotografico sulla bellezza delle stagioni con le immagini di Fabienne Vigna e Luciano Ghione e le descrizioni di Davide Lajolo.

Laurana Lajolo, ideatrice del progetto, narra la storia del luogo, anche attraverso il ricordo dei suoi antenati e l’apporto letterario dei racconti del padre scrittore. I progettisti del Bosco incantato,  gli architetti Fabrizio Aimar e MarcoPesce, illustrano il valore del bosco dal punto di vista ecologico e della qualità della vita e individuano le proposte di quattro percorsi sul sentiero: ● letterario ● naturalistico ● alberi di memoria ● luoghi di contemplazione.

La seconda sezione Art ‘900- Collezione Davide Lajolo è dedicata all’esposizione delle opere d’arte, messe gratuitamente a disposizione da Laurana Lajolo e Valentina Archimede e collocate  in un’ala del settecentesco  Palazzo Crova, grazie alla sensibilità del sindaco Flavio Pesce e dell’assessore alla cultura Massimiliano Spedalieri e di tutta l’Amministrazione comunale di Nizza Monferrato, che hanno riconosciuto l’apporto molto significativo della mostra alla valorizzazione del centro storico della città dichiarato patrimonio Unesco. Tra Davide Lajolo, primo cittadino onorario, e Nizza c’era un legame speciale fin dall’infanzia dello scrittore, poi rafforzato durante la guerra partigiana. Lajolo definiva la città “la mia capitale”. Una sala della nuova sede della Biblioteca civica “Umberto Eco” è stata dedicata allo scrittore, dove si trovano dieci quadri della Collezione donati dalla famiglia al Comune di Nizza.

Laurana Lajolo testimonia l’amicizia del padre con gli artisti nel racconto Uno scrittore innamorato dell’arte  e offre una guida all’esposizione di  quadri, disegni e sculture di  alcuni degli artisti più significativi del secondo Novecento, che offrono una panoramica interessante dell’arte contemporanea, presentata dalle stesse parole di Lajolo, tradotte anche in inglese dalla prof. Ada Carla Ratti.

Nella terza sezione Giovani interpreti del paesaggio si dà conto della sperimentazione didattica con il coordinamento di Laurana Lajolodi alcune scuole di Asti, Canelli, Mombercelli, Nizza Monferrato con progettazioni diversificate, elaborate dai docenti.  L’Associazione  Davide Lajolo partecipa  al progetto Le architetture del vino dell’Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, finanziato dal Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo, con la consulenza di SiTI del Politecnico di Torino. Il progetto di conservazione, censimento e educazione è illustrato dal direttore Roberto Cerrato.

Nell’ambito della programmazione di conoscenza e valorizzazione del paesaggio si è sperimentata anche un’azione teatrale nel Museo Lapidario – Cripta di S. Anastasio di Asti, che conserva i primi reperti di simboli rurali, dal titolo Le pietre parlano, che è inserita nel cartellone di Astiteatro. Ne scrivono Laura Calosso, autrice del testo e Paolo Melano, regista e voce recitante. Hanno collaborato gli studenti del Liceo Artistico “B. Alfieri”, del Liceo Classico “V. Alfieri” e dell’IIS “A. Castigliano” con idee e creatività. L’archeologa Cristina Marcheggiani propone un prezioso itinerario museale tra i reperti del paesaggio antico.

L’attività di tutte le scuole è stata documentata dagli stessi studenti nel work in progress e nell’esito finale con foto e video.

Nella terza sezione Fondamenti della democrazia vengono proposte delle riflessioni sulle riforme costituzionali e sulle libertà delle minoranze. Laurana Lajoloricostruiscela lunga strada dei diritti percorsa dalle donne a partire dal riconoscimento del voto nel 1946, che rappresenta il vero inizio del processo democratico italiano. Viene, inoltre, pubblicato l’Appello dei costituzionalisti relativo ad alcune parti delle riforme volute dal governo, ponendo l’accento soprattutto sul contrappeso necessario tra i diversi poteri istituzionali e criticando la soluzione ibrida di un Senato non eletto e non soppresso. Viene anche ripresa la polemica aperta verso quei magistrati che si dichiarano contrari alle riforme della Costituzione, prendendo ad esempio la posizione assunta da Armando Spataro, procuratore del Tribunale di Torino. Maria Teresa Negro recensisce l’ultimo libro di Emilio GentileIl capo e la folla, edito da Laterza, in cui lo storico analizza la crisi della democrazia dell’Europa, coniando  la definizione di democrazia recitativa: i protagonisti sono il leadercon la personalizzazione della politica e la massa spesso astensionista o comunque estranea alle grandi decisioni. 

Il gruppo Caffelatte 2 dell’IIS “A. Castigliano” di Asti presenta un interessante questionario somministrato a circa duecento studenti della scuola, italiani e stranieri, sulla  percezione dei diritti nella nostra società. I docenti Roberta Borgnino, Paolo Maccario e Paola Sorrenti, in Spunti di riflessione, commentano le risposte dei ragazzi.

Infine si riporta il testo del Patto di condivisione, sottoscritto dai Centri culturali islamici e di preghiera con il Comune di Torino. Lo Stato italiano non ha ancora sottoscritto un’Intesa con le comunità islamiche di diverse nazionalità, e, quindi, il Comune di Torino ha scelto una strada autonoma molto interessante per aiutare l’integrazione e il rispetto dei diritti dei musulmani.

In Bacheca Donatella Mancino ripercorre tradizioni e proverbi raccolti a Vinchio frutto della sua ricerca per la tesi di laurea e sono pubblicati i calendari e i programmi delle passeggiate sugli Itinerari letterari di Davide Lajolo e dell’VIII edizione del Festival del paesaggio agrario, quest’anno dedicato all’impegno dei giovani per la tutela e la valorizzazione dell’habitat naturale con il titolo Giovani interpreti del paesaggio, il programma di Inaugurazione del Bosco incantato.

I racconti fotografici sono di GiorgioAnnone Opere di Art ‘900 a Palazzo Crova, I reperti del paesaggio antico nel Museo Lapidario di Asti, i simboli dei percorsidel Bosco incantato di Fabrizio Aimar e Marco Pesce

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